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Il tempo

Libera riflessione sul motore delle nostre vite

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    Ciò che vorrei proporvi non è una poesia o roba del genere, ma una delle mie riflessioni (magari ne pubblicherò altre).
    Questa riguarda il tempo, ciò che definisco "Il motore delle nostre vite" perché infondo è esso che come un vento ci trasporta e ci trasforma e non possiamo decidere cosa ci succederà ma possiamo provare a muoverci al suo interno quel tanto che basta per sentirci liberi.
    Dopo questa breve premessa, ecco la mia riflessione:

    "Ritrovandomi a pensare mi sono accorto di quanto tempo stia passando mentre io sono qui a scrivere e qualcuno dall’altra parte a leggere; mi chiedevo chissà quante altre cose stiano accadendo senza che noi ne abbiamo la minima idea, chissà quanti fatti avvengono senza che tocchino la nostra persona eppure sono lì, nello stesso istante. E’ assurdo, un istante è talmente piccolo che neanche pensiamo ad esso che già è terminato, eppure è abbastanza grande da contenere milioni anzi miliardi di azioni contemporaneamente ognuna di esse dislocata in qualche angolo del mondo che non ci tocca minimamente o che forse in qualche modo ci influenza senza che ci sfiori (se volessimo prendere in considerazione la teoria del “Butterfly effect”).
    Attimi, sono essi che come una catena fatta di infiniti anelli formano il tempo e basterebbe spostarne uno o modificarlo per cambiare l’intero corso.
    Pensate ad una parola non detta, ad uno sguardo non trasmesso, ad un bacio non dato, ad un’emozione non sentita: immaginate la vostra vita se qualcosa non fosse successo così, in un banale attimo. Già, un attimo cambia una vita intera. E per costruire qualcosa ci vogliono mesi, anni, ma per distruggerla può bastare un secondo quindi bisogna sfruttare ognuno di essi per vivere al meglio i successivi.
    Il tempo col suo incedere trasforma il presente in passato ed il futuro in presente senza che ce ne accorgiamo, ogni avvenimento si consuma in un attimo e non fa in tempo a succedere che già entra a far parte dei ricordi.
    Quante volte abbiamo maledetto il tempo e il suo scorrere per non averci concesso abbastanza, per non averci dato l’opportunità di ragionare su un qualcosa costringendoci ad agire d’impulso o magari d’istinto per poi pentirci della scelta fatta. Abbiamo la voglia di fermare il tempo o addirittura di tornare indietro per non ricommettere errori già commessi, per fare scelte diverse, per cambiare il corso degli eventi o semplicemente per apprezzare attimi passati magari con una persona che non c’è più.
    Invece no, siamo impotenti contro il tempo e non possiamo fare altro che viverlo sentendolo scorrere sulla pelle come fosse pioggia, a volte odiata come quella che interrompe una giornata di sole, a volte desiderata come quella rinfrescante che ti fa accogliere il cambiamento.
    A volte speriamo che il tempo faccia passare ogni male dimenticandolo e cancellandolo. Invece l’unica cosa a passare è il tempo mentre il resto rimane lì, magari nascosto nel passato ma non cancellato, aggrappato a qualche ricordo pronto a riemergere e tornare al presente in una maniera talmente forte da sembrarci ancora concreto ed attuale.
    Spesso il passato riemerge facendoci provare quella nostalgia di chi ha capito che qualcosa è finito e non tornerà. Io credo che il passato si arrenda al presente e capisca di aver avuto l'occasione per essere futuro ed oggi presente ma se lo chiamiamo "passato" non ha sfruttato a dovere la chance concessagli.
    Il passato avrebbe potuto radicarsi in un modo tanto forte in noi da riuscire a sopravvivere ancora nel presente e magari chissà, nel futuro (ma cerchiamo di parlare dell’avvenuto e non dell’avvenire) ma se ciò non è accaduto vuol dire che forse ciò che è successo durante esso non ha meritato di rimanere e così si è perso appunto nel tempo e sopravvivendo solamente in ricordi apparentemente fragili ma forti abbastanza da farci piangere al solo pensiero di essi.
    Perciò viviamo il presente, progettando il futuro senza dimenticare il passato ma semplicemente rendendolo meno importante di quello che verrà. Ciò che è stato è andato, ciò che sarà dobbiamo ancora costruirlo ed allora facciamolo bene.
    Chissà voi quanto tempo abbiate passato, quanto ne abbiate vissuto veramente e quanto ne vivrete ancora; non sappiamo quello che succederà nell’attimo successivo a questo ma possiamo prepararlo e forse è questa la vera libertà."

    Scusate la lunghezza ma secondo me può essere interessante leggere tutto e magari aprire una discussione al riguardo.

    Edited by -LF94- - 5/7/2012, 21:24
     
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    Un mio amico ha letto questa riflessione e mi ha detto questo testuali parole:
    CITAZIONE
    Per quanto tu possa preparare l'attimo successivo.... ci sarà sempre qualcuno o qualcosa che farà diventare vani i tuoi tentativi di preparare il tuo futuro... sorte, fortuna chamala come vuoi... comunque qualsiasi cosa tu hai in mente di preparare non sarà mai come te l'aspetti... Le cose sono già scritte.... Non si può cambiare il futuro... tantomeno renderlo migliore.. ciò che deve succedere succede e basta... lasciandoti solamente amarezza....

    C'è da dire che questa sua visione è pienamente condivisibile e sono sicuro che in molti la pensano come lui; beh, io rispondo con questa frase:
    "Vero, ma io credo che il destino mischia le carte ma siamo noi a buttarle sul tavolo da gioco."

    Edited by -LF94- - 4/3/2013, 20:43
     
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1 replies since 4/7/2012, 22:18   40 views
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